Progetto Arte Contemporanea a Villa Pisani:
David Tremlett: 26 giugno - 13 novembre 2010
DAVID TREMLETT
Immagini Esposizione - Critica - Catalogo Mostra (formato .pdf)
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Bruno Querci David Tremlett
Coordinatore progetto
Luca Massimo Barbero
Curatore mostra
Francesca Pola
Organizzazione
Associazione Culturale
Villa Pisani Contemporary Art
in collaborazione con
A arte Studio Invernizzi |
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Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti
Fare un programma a lungo termine è cosa ambiziosa, ardita e faticosa, ma riuscire a realizzarla nel
tempo ripaga largamente dell’impegno con una soddisfazione rassicurante e consolatoria. È con questo tipo di piacere che presentiamo l’edizione di quest’anno del programma “Arte
Contemporanea a Villa Pisani” con gli artisti Bruno Querci e David Tremlett.
L'insostituibile appoggio dell’amico Luca Massimo Barbero, che malgrado i suoi tanti e importanti
impegni continua a rivolgere un’occhiata affettuosa a questo piccolo angolo di campagna, ci aiuta a
ricordare che “Civiltà della Villa Veneta” può essere ancora un termine attuale e significante anche
con l’aiuto di proprietà storiche vissute con spirito contemporaneo.
Ancora una volta grazie a tutti quanti ci accompagnano in questo cammino.
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Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti
Planning a long-term programme is an ambitious, audacious, and exhausting task, but managing to put
it on in time more than compensates the effort, and it offers reassuring and consoling satisfaction.
It is with this pleasure that we are presenting this year’s “Arte Contemporanea a Villa Pisani”
programme with the artists Bruno Querci and David Tremlett.
The assistance of our friend Luca Massimo Barbero has been truly invaluable and, despite his many
important engagements, he has continued to turn his affectionate attention to this little corner of the
countryside, helping us bear in mind that the concept of the “Civiltà della Villa Veneta” (Culture of the
Venetian Villa) is still as topical and meaningful as ever, now with historical estates acquiring a new,
contemporary spirit.
Our thanks go once again to all those who have accompanied us along our way.
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Luca Massimo Barbero
Palladio: luoghi ideali di una tradizione futura
“Arte Contemporanea a Villa Pisani” celebra quest’anno la sua quarta edizione: sin dai suoi inizi,
questo progetto ha inteso vivere nella sfida di ricreare sul territorio una vocazione alla continuità che
avvicina committenze, private e pubbliche, per dare vita a occasioni, non effimere ma permanenti e
ricorrenti, di incontro e riflessione sull’identità del presente. Dopo quattro anni, siamo felici che questi
appuntamenti stiano diventando una presenza quasi tradizionale, un seme che si sta radicando sempre
più nel territorio ed entra in dialogo anche con il circuito di esperienze degli artisti più giovani.
Realizzando l’auspicato e fecondo incontro tra antico e contemporaneo, tra continuità e innovazione,
caratteristico di questo luogo straordinario che è il Veneto, raccolto attorno uno dei suoi vettori
identitari: la villa palladiana.
Da subito abbiamo pensato, desiderato e inteso costruire questa continuità. Vedendomi, seppur con
un naturale rammarico, chiudere l’esperienza di C4 Centro Cultura Contemporaneo Caldogno, unica
e pilota nel territorio nazionale, partita proprio da questo Veneto, riconosciamo in Villa Pisani, e così
in altre realtà che qui crescono parallele, come quella di Castelfranco, e che attecchiscono proprio
grazie a quella semina, la grande proposta di questa regione che riesce ad avere nel privato non
soltanto un promotore, ma anche un interlocutore attivo e tenace, capace di determinare contesti di
eccellenza, attraverso associazioni e gruppi che hanno saputo costruire relazioni propositive e
continuative con la Regione Veneto e il pubblico. Sempre più vediamo infittirsi quella rete, che alcuni
anni fa, proprio in occasione del quinto centenario della nascita di Andrea Palladio, descrivevamo in
queste pagine come “costellazione del contemporaneo”, che proprio sulla mappa ideale tracciata
dall’opera del grande architetto rinascimentale, possa ricreare e attivare nuovi percorsi di esperienza
per il presente e il futuro. Proprio a partire dall’energia del privato insieme all’istituzione pubblica, il
Veneto ha riconosciuto nel contemporaneo in dialogo con la storia dell’arte, dell’architettura,
dell’urbanistica e del territorio, una traccia percorribile per collocare e orientare la propria cultura,
tutta, in una direzione originale, regionale ed europea allo stesso tempo.
A Villa Pisani, la felice alternanza e costante dualità degli artisti scelti ad ogni nuova occasione per
misurare la propria creatività e propositività con questo edificio straordinario, permette di vivere non
tanto la genericità e spettacolarità del contemporaneo, quanto piuttosto la specificità e rilevanza di
alcuni suoi aspetti: chiavi di significato, che dimostrano la possibilità di incidere e determinare,
positivamente, nella volontà di confronto tra passato e presente, una crescita condivisa delle identità
ora sempre più concretamente possibili del territorio.
Le opere di Bruno Querci, con le loro fasce ortogonali che ritmano le spazialità dell’edificio palladiano,
sottolineano in questa occasione proprio la dimensione ideale e originaria della sua architettura. La sua
planimetria e i suoi volumi di luce vengono interpretati in una relazione di proporzione esatta e al
tempo stesso vibrante, che invita il visitatore a riconoscere in Villa Pisani uno spazio che di volta in
volta non solo si relaziona con le dimensioni e i concetti del lavoro contemporaneo, ma, grazie
all’artista che in essa interviene, assume e assorbe una energia nuova, che continua a confermare la
sua vitalità e ne sancisce così l’attualità continua, possibile e futura.
Luca Massimo Barbero
Palladio: Ideal Places of Future Tradition
In 2010, “Arte Contemporanea a Villa Pisani” is celebrating its fourth year. Right from the outset, the
aim of this project has been to take up the challenge of restoring to this land its natural flair for
continuity. It is doing so by gathering together public and private patrons who can bring about real
opportunities for encounter and reflection on the identity of the present, while making these events
permanent and recurrent rather than ephemeral. And indeed, four years later, it gives us great
pleasure to see that these events have indeed become almost a tradition - a seed that is plunging its
roots deeper into the territory and interacting also with the experience of younger artists. It is bringing
about this most auspicious and rewarding meeting of ancient and contemporary, and of continuity and
innovation - which has always been a characteristic of this extraordinary land, Veneto - around one of
the key aspects of its identity: that of the Palladian villa.
From the beginning, we decided, wished, and were determined to create this continuity. Even though
to understandable regret, the unique experience of C4 Centro Cultura Contemporaneo Caldogno
came to an end. It was a forerunner in Italy, and it started up right here in Veneto, but we can see
how Villa Pisani, together with other centres like the one in Castelfranco, are putting down roots
thanks to that original seed. It is a great contribution by this region, which manages to find in the private sphere not only a promoter, but also an active and tenacious partner capable of creating
centres of excellence through associations and groups that have built up solid, proactive relations with
Regione Veneto and with the public. We increasingly see this network gaining strength and, just a few
years ago, on the occasion of the fifth centenary of the birth of Andrea Palladio, we described it in
these pages as a “constellation of the contemporary” and we saw how, on an ideal map of the works
of the great Renaissance architect, it would be possible to recreate and bring to life new itineraries
and experiences for the present and future. Coupling the energy of the private sector with that of the
public institutions, Veneto has mapped out a path that can be followed in the contemporary world by
interacting with the history of art, architecture, town planning, and the territory, in order to position
and take forward all its culture in a new direction, which is at once regional and European.
The inspired alternation and constant dualism of the artists, who on each occasion have been chosen
to take on this extraordinary building with their own creativity and dynamism, makes it possible to
experience not so much the generic and spectacular nature of the contemporary as the particularities
and relevance of some of its aspects. These are keys to understanding, showing how a wish to bring
about constructive confrontation between past and present makes it possible to make an impact and
bring about consensus and growth in the increasingly possible identities of this land.
With their orthogonal bands giving rhythm to the spatial dynamics of the Palladian villa, Bruno
Querci’s works put the spotlight on the original, ideal dimension of its architecture. Its layout and
volumes of light are interpreted in a relationship of proportion that is precise and yet vibrant, inviting
the visitor to perceive a space in Villa Pisani which not only relates to the dimensions and concepts of
this contemporary work but that also, through the artist, manages to acquire and absorb new energy,
continuing to confirm its vitality and thus endorsing its continuing relevance, both potential and future.
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ARTE CONTEMPORANEA A VILLA PISANI
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