Progetto Arte Contemporanea a Villa Pisani:
RICCARDO DE MARCHI : 19 giugno - 8 novembre 2009
RICCARDO DE MARCHI
Immagini Esposizione - Critica - Catalogo Mostra (formato .pdf)
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RICCARDO DE MARCHI
Coordinatore progetto
Luca Massimo Barbero
Curatore mostra
Francesca Pola
Organizzazione
Associazione Culturale
Villa Pisani Contemporary Art
in collaborazione con
A arte Studio Invernizzi |
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Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti
Villa Pisani a Bagnolo di Lonigo, progettata da Andrea Palladio a partire dal 1541,
data del ritorno dal suo primo viaggio a Roma, e realizzata fra il 1544 e il 1545 è
forse l’opera più rappresentativa del periodo giovanile della sua attività. Con essa
inizia la gloriosa collaborazione del Palladio con la Serenissima.
L’autore aveva una tale considerazione sia per l’opera che per i committenti, i
Pisani, da aprire con essa la sezione dedicata alle ‘Case di Villa’ nel suo famoso
trattato I quattro libri dell’Architettura (Venezia, 1570). Secondo il progetto l’edificio
doveva avere due facciate principali: la prima verso il fiume, con i grandiosi fornici in
bugnato rustico, che si può tuttora ammirare nella sua integrità, la seconda, rivolta
verso la campagna, parzialmente incompiuta.
Le caratteristiche principali di questa Villa sono collegabili al viaggio che, poco prima
della sua costruzione, il Palladio fece a Roma, dove vide di persona i resti della Roma
Imperiale che fino a quel momento aveva solo studiato sui libri. Per la prima volta,
infatti, non usa nel salone centrale il classico soffitto piano e ligneo, ma crea questo
spazio unico nella storia delle sue opere, con un ardito e arioso incrocio fra una
prima parte con volta a botte e una seconda con volta a crociera, illuminate dalla
grande apertura della finestra termale. La stessa loggia, arricchita all’esterno da una
importante finitura di bugnato rustico, con i tre fornici ripresi nell’andamento curvo
dalle due estremità absidate, costituisce uno degli spazi palladiani più originali e studiati.
Ispirata alla monumentalità imperiale di Roma, Villa Pisani ben si adattava a rappresentare
l’insediamento dei nuovi ‘feudatari’ e l’affermazione del potere di Venezia sulla
terraferma, codificando un modello di abitazione tanto importante e rappresentativa
quanto comoda, vivibile e utile al controllo dell’attività agricola che la circondava,
tanto che la sua collocazione nel territorio era considerata dall’architetto parte fondamentale
della progettazione.
Inoltre, la posizione della Villa sul fiume la collegava facilmente a Venezia per i trasporti
sia delle persone che dei materiali e dei raccolti, facendone un luogo particolarmente
comodo alla famiglia Pisani per l’utilizzo estivo che ne veniva fatto.
Interessanti le parti affrescate attribuite a Francesco Torbido, allievo di Giulio Romano,
e unico nel suo genere il cucinone, mai presente al piano nobile in questo genere di
ville, ma qui trasferito nel ‘700 a causa del tracimare delle acque del fiume Guà.
La Villa è oggi in perfetto stato di conservazione grazie all’opera dei proprietari
precedenti ed attuali, ed è visitabile tutto l’anno su prenotazione.
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Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti
The Villa Pisani in Bagnolo di Lonigo, in the province of Vicenza, which was designed
by Andrea Palladio in and after 1541, when he returned from Rome, and built in 1544
and 1545, is perhaps the most representative work of the architect’s early period. It also
marked the beginning of Palladio’s glorious collaboration with the Venetian Republic.
The architect was so proud of this work and thought so highly of the power of the
patrons, the Pisani, that he used it to open the section devoted to the ‘Case di Villa’ in
his famous treatise I Quattro Libri dell’Architettura (Venice, 1570). According to what
was stated here, the building was to have had two main façades, the one facing the
river, with its magnificent arches faced with rusticated ashlar, which may still be admired
in its original state; the second, incomplete, facing the countryside.
The main features of this Villa may be linked to the visit that, shortly before it was built,
Andrea Palladio, Studio per villa Pisani a Bagnolo (1541), Royal Institute of British Architects, Londra, XVII/2v
su concessione del RIBA, Royal Institute of British Architects, Londra
Palladio made to Rome, where he saw the remains of the imperial city that he had
hitherto only known in books. For the first time, in fact, he did not use the classic flat
wooden ceiling in the central hall, but created a space that was unique among
Palladio’s works, with a bold and airy combination between a first part with a barrel
vault and a second part with a cross vault illuminated by the large opening of the
thermal window. The loggia, adorned on the exterior with rusticated ashlar and
comprising three arches echoed by the curved form of the two apsidal ends, is one of
Palladio’s most original spaces.
Inspired by the imperial monumentality of Rome, the Villa Pisani was highly suitable for
representing the new landowners and the assertion of the power of Venice over the terraferma,
thus establishing a model for a house that was both prestigious and comfortable, as well
as allowing the agricultural activity on the surrounding estate to be supervised, to the
extent that the architect regarded its position on the land to be a vital part of the design
process.
Moreover, the location of the Villa on a river meant that there was easy access to
Venice for the transport of people, materials and produce, and making it particularly
convenient for the Pisani family when they came in the summer months.
The frescoes attributed to Francesco Torbido, a pupil of Giulio Romano, are interesting.
The kitchen is unique because, contrary to usual practice, it is on the Villa’s piano nobile;
it was moved here in the eighteenth century following flooding of the River Guà.
The Villa is now in a perfect state of preservation thanks to the work of both the previous
and the present owners; it may be visited all the year round by appointment.
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Luca Massimo Barbero
La divina proporzione contemporanea di Palladio
Presentiamo quest’anno la terza edizione di Arte Contemporanea a Villa Pisani, il
progetto che ci ha permesso in questi anni di costruire una continuità e una permanenza
del nostro presente in questo meraviglioso luogo palladiano. Dopo gli
iniziali auspici, oggi rispondiamo alle aspettative: quando un progetto continua
con costanza e ritmo regolari, viene letto non come una originale novità, ma come
un appuntamento che si attende. Significa che è stato costruito il primo gradino di
una nuova unione, che Arte Contemporanea a Villa Pisani celebra, tra il grande
passato che lo contiene e ispira e il proprio futuro di vitale creatività.
Nella prima mostra, due anni fa, Palladio dialogava con i segni cromatici e liberi di
Nelio Sonego e le disvelanti proiezioni luminose di Michel Verjux: centro della riflessione
era l’aprirsi della villa a questa percorrenza tra l’interno e l’esterno, tra l’artificio
della costruzione e la libertà evocativa dell’ambiente attorno ad essa. Per la seconda
edizione, che ha coinciso lo scorso anno con le celebrazioni dell’anno palladiano in
occasione del quinto centenario della nascita del grande architetto rinascimentale,
Igino Legnaghi e François Morellet hanno eletto a tema centrale delle loro creazioni
l’architettura, la relazione strutturale tra le forme della villa, ripensando ed attualizzando
gli elementi cardine del linguaggio palladiano in chiave contemporanea.
Proprio questa architettura straordinaria di Villa Pisani, oggi, ospita e testimonia la continuità
del progetto: nei suoi segni che di anno in anno si aggiungono ai suoi percorsi volumetrici
e spaziali, molti dei quali rimangono come presenze vitali. Arte Contemporanea a
Villa Pisani è una idea nata proprio per lasciare questi segni concreti e durevoli, per
evitare l’effimero dell’evento e costruire invece un nuovo, felice modo di vivere la nostra
contemporaneità. Una nuova idea di pensare e fare mostre, certo, ma soprattutto una
nuova visione della nostra relazione con il grande linguaggio dell’arte e dell’architettura,
oggi come ieri, nel suo rendere presente in immagine i luoghi forti del pensiero umano.
Uno di questi luoghi ci è restituito quest’anno dalla mostra di Riccardo De Marchi, che
riflette, con le sue superfici specchianti, e attraversa, con la sua scrittura di fori, proprio
i volumi, le luci, i luoghi della villa, come bucando il suo stesso spazio e duplicandolo
in scala, in un omaggio esplicito e percorribile. In una ideale consonanza di valori
concettuali e visivi con la grande storia della contemporaneità segnica, ci consegna
una scrittura di spazio al contempo aliena e viva, che incide e costruisce l’architettura
in una ‘corrispondenza’ tra passato e futuro: la sua mostra per Villa Pisani ci appare
oggi proprio come una lettera alla divina proporzione contemporanea di Palladio.
Luca Massimo Barbero
Palladio’s Contemporary Divine Proportion
This year we are presenting the third edition of Arte Contemporanea a Villa Pisani,
the project that, in the last few years, has allowed us to construct the continuity of the
present in this wonderful villa designed by Palladio. And today we can live up to the
expectations that were raised initially: when a project continues with constancy and
regularity, it is seen not as an innovation, but rather as an expected event. This means
that what has been constructed is the first step towards a new union - which Arte
Contemporanea a Villa Pisani celebrates - between the masterpiece of the past that
contains and inspires it and its own future of vibrant creativity.
In the first exhibition, two years ago, Palladio engaged in a dialogue with Nelio
Sonego’s free colour signs and Michel Verjux’s revealing light projections: the artist’s
principal aim was to create a link between the interior of the villa and its exterior,
as well as between the artifice of the construction and the evocative freedom of the
natural environment surrounding it. For the second edition last year, which coincided
with the celebration of the five hundredth anniversary of the birth of Palladio, Igino
Legnaghi and François Morellet chose, as the central theme of their works, the
architecture of the villa and the structural relationship between its forms, seeking to
interpret the key elements of Palladio’s architectural language in a contemporary vein.
Today the remarkable architecture of the Villa Pisani houses the project, bearing witness
to its continuity, visible in the works of art that year after year are added to its volumes
and spaces, with many of them remaining as important presences. Since its foundation,
the principal objective of Arte Contemporanea a Villa Pisani has been to leave these
concrete, permanent works in order to avoid the ephemerality of the event and construct
instead a felicitous new way of experiencing contemporary art. And this involves not
only a new approach to planning and staging exhibitions but also a new attitude to our
relationship with the great languages of art and architecture, both today and in the past,
and their capacity to give visual form to the underlying themes of human thought.
One of these themes is addressed this year by the display of works by Riccardo
De Marchi, who, with his reflective surfaces, mirrors, and, with his writing with holes,
crosses the volumes, lights and places of the villa, as if he were making a hole in its
space and duplicating it to scale in explicit and physically traversable homage. In the
ideal consonance of conceptual and visual values with the history of the sign in the
contemporary world, the artist provides us with writing in space that is, at the same time,
alien and animated, engraving and constructing the architecture in the correspondence
between past and future: his exhibition for the Villa Pisani, in fact, appears to us
today as an interpretation of Palladio’s contemporary divine proportion.
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ARTE CONTEMPORANEA A VILLA PISANI
Via Risaie, 1 36045 Bagnolo di Lonigo (Vicenza)
Tel. 0444 831104 Fax 0444 835517
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